“Chi non ricorda quegli uomini liberi,quei padri di famiglia prelevati, dagli squadristi in camicia nera, dalle loro abitazioni, dal letto coniugale, dagli uffici, dai posti di lavoro? Prelevati, bastonati, tradotti in carcere o massacrati davanti alle loro abitazioni o davanti alle Camere del Lavoro incendiate. Che cosa è avvenuto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori? Che cosa è avvenuto di quelle famiglie? Quanti nomi si potrebbero fare! Quanti conosciuti, quanti rimasti sconosciuti! Ma di tutti sono conosciute le loro sofferenze morali e materiali. Per venti anni mogli, figli, famiglie di antifascisti sono stati perseguitati, sono stati sottoposti al più spietato terrore. Costretti a vivere lontano dai loro cari, nel più completo isolamento. Quanti di costoro non sono più tornati, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro case....
Ognuna di noi che si è trovata durante la guerra di liberazione nazionale, al posto della mamma, a dare l'ultimo sorso d'acqua e l'ultimo addio a un patriota che ci abbandonava per sempre senza chiedergli quale fosse la sua fede politica e religiosa, ha fatto la promessa di non dimenticare le parole che ogni volta ci venivano ripetute: “fate che il nostro sacrificio-ci dicevano i caduti-non sia stato vano”. "Ebbene, on. Colleghi, uniti con loro rinnoviamo la promessa dicendo ai nostri compagni di lotta, di sofferenza e di gloria: “Riposate in pace, finchè in Italia ci sarà un antifascista ... il vostro sacrificio non sarà stato vano ed il fascismo non passerà.
On. Gina Borellini
Medaglia d'Oro al valore militare
(da un discorso pronunciato alla Camera dei Deputati nella 1° legislatura)
Cippo
Via Chiesa di San Prospero (via Roma)
Iscrizione: QUESTA PIETRA TI RICORDI O PASSEGGERO UN GIOVANE NOME:
BRUNI DINO PATRIOTA CADUTO PER MANO NEMICA
DELLA SUA GIOVINEZZA FECE OLOCAUSTO AFFINCHÉ LA NOSTRA GENTE
NEL FAUSTO RITORNO DELL'ITALICA PRIMAVERA POSSA SCRIVERE
NELLE PROPRIE INSEGNE UN NOME SACRO:
LIBERTÀ.
BASTIGLIA 25-5-1924 SAN PROSPERO 25-3-1945
Bruni Dino nato a Bastiglia il 25 maggio 1924, professione contadino. Nome di battaglia "Gigi"
Divisione II Modena Pianura, Brigata 65° "W. Tabacchi". Diversamente da quanto inciso sulla lapide risulta fucilato dai tedeschi per rappresaglia il 3 aprile 1945 a San Giacomo Roncole di Mirandola(MO).
Tratto dal libro "Per non dimenticare di Piero Pedroni e Giorgio Barbieri