“Chi non ricorda quegli uomini liberi,quei padri di famiglia prelevati, dagli squadristi in camicia nera, dalle loro abitazioni, dal letto coniugale, dagli uffici, dai posti di lavoro? Prelevati, bastonati, tradotti in carcere o massacrati davanti alle loro abitazioni o davanti alle Camere del Lavoro incendiate. Che cosa è avvenuto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori? Che cosa è avvenuto di quelle famiglie? Quanti nomi si potrebbero fare! Quanti conosciuti, quanti rimasti sconosciuti! Ma di tutti sono conosciute le loro sofferenze morali e materiali. Per venti anni mogli, figli, famiglie di antifascisti sono stati perseguitati, sono stati sottoposti al più spietato terrore. Costretti a vivere lontano dai loro cari, nel più completo isolamento. Quanti di costoro non sono più tornati, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro case....
Ognuna di noi che si è trovata durante la guerra di liberazione nazionale, al posto della mamma, a dare l'ultimo sorso d'acqua e l'ultimo addio a un patriota che ci abbandonava per sempre senza chiedergli quale fosse la sua fede politica e religiosa, ha fatto la promessa di non dimenticare le parole che ogni volta ci venivano ripetute: “fate che il nostro sacrificio-ci dicevano i caduti-non sia stato vano”. "Ebbene, on. Colleghi, uniti con loro rinnoviamo la promessa dicendo ai nostri compagni di lotta, di sofferenza e di gloria: “Riposate in pace, finchè in Italia ci sarà un antifascista ... il vostro sacrificio non sarà stato vano ed il fascismo non passerà.
On. Gina Borellini
Medaglia d'Oro al valore militare
(da un discorso pronunciato alla Camera dei Deputati nella 1° legislatura)
Lapide rimossa dal Municipio causa sisma e conservata presso il magazzino comunale
Iscrizione: contro il più vile sterminio perpetrato dalle orde nazifasciste il popolo insorse col sacrificio con l'arme col sangue imponendo ai prepotenti la legge del civile consenso. Medolla nel XX anniversario della Liberazione ricorda gli eroi della Resistenza Ad onore – A monito – Ad insegnamento Caduti per la Libertà 1945 - 1965
Franco Baraldi: nato a San Felice sul Panaro il 25 settembre 1926 Professione operaio Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Staffetta Ucciso dalla brigata nera per rappresaglia nei pressi della sua abitazione di Medolla il 21 novembre 1944
Adriano Barbieri (fare link dai cippi di San Giacomo via statale sud)
Ermanio Barbieri nato a Bomporto il 25 gennaio 1912 Professione operaio Partigiano Caduto in combattimento contro forza tedesche a Medolla in via Campana il 22 aprile 1945
Fernando Bergamini nato a Medolla il 17 ottobre 1904 Professione muratore Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Caduto con Ermanio Barbieri in via Campana il 22 aprile 1945
Dino Calanca nato a Medolla il 12 marzo 1922 Professione bracciante Caduto in combattimento a Castella Magno(CN) il 27 novembre 1944
Webben Facchini nato a Medolla il 26 giugno 1918 Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Partigiano Caduto in via Campana a Medolla in combattimento contro i tedeschi il 22 aprile 1945
Silvio Siena nato a Cavezzo il 5 agosto 1926 Professione ferroviere Divisione II Modena Pianura, Brigata “W. Tabacchi” Partigiano Fucilato a Bastiglia il 17 settembre 1944
Gino Guidetti nato a Medolla Partigiano combattente caduto in Grecia il 21 settembre 1943
Edmondo (Raimondo) Cavallini nato a Medolla il 19 dicembre 1925 professione operaio Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Partigiano Ucciso per rappresaglia dalla brigata nera il 13 settembre 1944 a Medolla
Tratto da “Per non dimenticare” di Piero Pedroni e Giorgio Barbieri pag.134