“Chi non ricorda quegli uomini liberi,quei padri di famiglia prelevati, dagli squadristi in camicia nera, dalle loro abitazioni, dal letto coniugale, dagli uffici, dai posti di lavoro? Prelevati, bastonati, tradotti in carcere o massacrati davanti alle loro abitazioni o davanti alle Camere del Lavoro incendiate. Che cosa è avvenuto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori? Che cosa è avvenuto di quelle famiglie? Quanti nomi si potrebbero fare! Quanti conosciuti, quanti rimasti sconosciuti! Ma di tutti sono conosciute le loro sofferenze morali e materiali. Per venti anni mogli, figli, famiglie di antifascisti sono stati perseguitati, sono stati sottoposti al più spietato terrore. Costretti a vivere lontano dai loro cari, nel più completo isolamento. Quanti di costoro non sono più tornati, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro case....
Ognuna di noi che si è trovata durante la guerra di liberazione nazionale, al posto della mamma, a dare l'ultimo sorso d'acqua e l'ultimo addio a un patriota che ci abbandonava per sempre senza chiedergli quale fosse la sua fede politica e religiosa, ha fatto la promessa di non dimenticare le parole che ogni volta ci venivano ripetute: “fate che il nostro sacrificio-ci dicevano i caduti-non sia stato vano”. "Ebbene, on. Colleghi, uniti con loro rinnoviamo la promessa dicendo ai nostri compagni di lotta, di sofferenza e di gloria: “Riposate in pace, finchè in Italia ci sarà un antifascista ... il vostro sacrificio non sarà stato vano ed il fascismo non passerà.
On. Gina Borellini
Medaglia d'Oro al valore militare
(da un discorso pronunciato alla Camera dei Deputati nella 1° legislatura)
Rino Gasparini, nato a S.Possidonio il 14 novembre 1924. Professione falegname. Nome di battaglia “Aldo” Divisione II Modena Pianura, 14°Brigata “Remo”. PARTIGIANO comandante di brigata
Colpito a morte in conflitto a Mirandola l'11 febbraio 1945
Medaglia d'argento al valore Militare.
Motivazione: Giovanissimo accorse tra i primi alla difesa della patria oppressa dimostrando notevoli qualità di organizzatore ed animatore. Comandante di distaccamento, si prodigava in numerose operazioni,trascinando i suoi uomini alle più audaci imprese. Solo si opponeva ai nemici e con preciso fuoco della sua arma li sbaragliava, sottraendo in tal modo un compagno alla prigionia. Partecipava eroicamente a numerosi altri combattimenti finchè colpito a morte immolava la sua nobile esistenza interamente dedita alla causa della libertà e della Patria. Preclaro esempio di nobile sentire e spirito di sacrificio.
S.Giacomo Roncole 11 febbraio 1945
Amerigo (Arrigo) Storari, nato a Ferrara il 18 dicembre 1914. nome di battaglia “Pippo”. PARTIGIANO Comandante di distaccamento.
Caduto assieme a Gasparini a S.Giacomo Roncole l'11 febbraio 1945.