Storie della Resistenza

In questa sezione potrete consultare, leggere e scaricare in formato PDF le pubblicazione della Sezione ANPI di Mirandola.
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Domenico Veratti

Domenico Veratti (Mirandola, 13 novembre 1922 / Sesta Godano 11 novembre 1944)

 

Domenico Veratti era un ragazzo di quasi ventidue anni quando morì a Scogna di Sesta Godano (LS). Domenico si trovava in Liguria perchè dall' inverno del 44 era stato arruolato negli alpini della Divisione Monterosa, creata dalla Repubblica Sociale. Addestrati in Germania per sei mesi, questi soldati avrebbero dovuto essere inviati in Italia per combattere contro i propri connazionali. E infatti così fu.

Nell' estate dello stesso anno la Divisione Monterosa arrivò in Italia per contrastare un eventuale sbarco delle forze alleate e successivamente venne spostata in Garfagnana.

In quei mesi gli scontri nella zona furono aspri e cruenti.

Domenico scelse volontariamente insieme a una trentina di commilitoni e al suo sergente di disertare e unirsi alle formazioni partigiane tra le fila della brigata “Matteotti” che aveva il suo comando in località Calabria e da poco si era unita alla Brigata Gramsci (nel raggruppamento delle Brigate Garibaldi della IV zona).

Il 10 novembre del 1944 gli stessi soldati della Monterosa insieme a soldati nazisti iniziarono un forte rastrellamento in Val di Vara, attaccarono e conquistarono con difficoltà il comando dei partigiani.

L'11 novembre Domenico, in quel momento di ritorno da un pattugliamento a valle insieme ad altri quattro compagni, incontrò i soldati repubblichini e vi fu uno scontro a fuoco decisivo.

Tino Acerbi, valoroso partigiano dello stesso raggruppamento era presente nel gruppo che fu sorpreso e ricorda come, il gruppo attestatosi in difesa della via di comunicazione che portava a monte, resistette alle forze nazifasciste ma ebbe la peggio. Questa difesa permise al raggruppamento partigiano della Brigata Gramsci di organizzarsi e respingere i nazifascisti che, avendo probabilmente esaurito le forze, ripiegarono verso valle in direzione Carrodano e Mattarana. Se i nazifascisti avessero preso Scogna e il monte Picchiara, avrebbero spaccato in due lo schieramento partigiano.

Lo stesso Tino Acerbi durante lo scontro fu ferito. Quel giorno morirono Emilio Rossi di Fezzano di Portovenere , Ettore Toso di Sesta Godano e Domenico Veratti di Mirandola.

 

Questa ricerca che fa luce sugli eventi che portano alla morte del partigiano Domenico Veratti è stata resa possibile dal lavoro del giornalista Giorgio Pagano, dallo storico Maurzio Fiorillo e dalla testimonianza diretta del partigiano Tino Acerbi che ho potuto raccogliere il giorno 28 luglio 2017 in località Sesta Godano.

A loro va il mio più sentito ringraziamento.

Ai ragazzi come Domenico Veratti, Tino Acerbi e gli altri che hanno reso l' estremo sacrificio nell'ora più buia, va eterna gratitudine.


in foto Domenico Veratti

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