“Chi non ricorda quegli uomini liberi,quei padri di famiglia prelevati, dagli squadristi in camicia nera, dalle loro abitazioni, dal letto coniugale, dagli uffici, dai posti di lavoro? Prelevati, bastonati, tradotti in carcere o massacrati davanti alle loro abitazioni o davanti alle Camere del Lavoro incendiate. Che cosa è avvenuto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori? Che cosa è avvenuto di quelle famiglie? Quanti nomi si potrebbero fare! Quanti conosciuti, quanti rimasti sconosciuti! Ma di tutti sono conosciute le loro sofferenze morali e materiali. Per venti anni mogli, figli, famiglie di antifascisti sono stati perseguitati, sono stati sottoposti al più spietato terrore. Costretti a vivere lontano dai loro cari, nel più completo isolamento. Quanti di costoro non sono più tornati, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro case....
Ognuna di noi che si è trovata durante la guerra di liberazione nazionale, al posto della mamma, a dare l'ultimo sorso d'acqua e l'ultimo addio a un patriota che ci abbandonava per sempre senza chiedergli quale fosse la sua fede politica e religiosa, ha fatto la promessa di non dimenticare le parole che ogni volta ci venivano ripetute: “fate che il nostro sacrificio-ci dicevano i caduti-non sia stato vano”. "Ebbene, on. Colleghi, uniti con loro rinnoviamo la promessa dicendo ai nostri compagni di lotta, di sofferenza e di gloria: “Riposate in pace, finchè in Italia ci sarà un antifascista ... il vostro sacrificio non sarà stato vano ed il fascismo non passerà.
On. Gina Borellini
Medaglia d'Oro al valore militare
(da un discorso pronunciato alla Camera dei Deputati nella 1° legislatura)
Qui in queste zolle il 29 marzo 1945* dall'odio nazifascista fu troncata la vostra fiorente giovinezza che daste generosamente senza rimpianti per un' ideale di giustizia. La mamma e gli amici di Bastiglia. *(la data non ha riscontro con altre fonti)
Umberto Ferretti nato a Quartirolo di Carpi l'8 maggio 1924 Professione sarto, Divisione II Modena Pianura, XXII Brigata “Grillo” Partigiano comandante di formazione, fucilato a Concordia il 30 marzo 1945 dopo un rastrellamento.
Franco Ferrari nato a Bastiglia il 27 aprile 1924 professione operaio, nome di battaglia “Tito” Divisione II Modena Pianura, VI brigata “W. Tabacchi” Fucilato a Concordia il 3 aprile 1945 dopo un rastrellamento.
Giuseppe Martinelli nato a Bastiglia il 17 marzo 1925 Professione operaio, nome di battaglia “Nero” Divisione II Modena Pianura, brigata “W. Tabacchi” Catturato e fucilato a Concordia il 3 aprile 1945.